Everyday Reggio Calabria
Di recente ho partecipato per la prima volta ad un “take over”, ho gestito l’account Instagram e la pagina Facebook di Everyday Italy. L’esperimento è stato divertente, ho deciso di postare foto di Reggio Calabria per una settimana. Purtroppo non ho avuto molto tempo, ma in tre sessioni di scatto ho provato a raccontare alcuni degli aspetti peculiari della mia città, la provincia più a sud della penisola Italiana, situata sullo Stretto di Messina, di fronte alla Sicilia.
Dopo tre visioni più larghe e un piccolo passaggio sulla SS 106 che collega Reggio Calabria con Taranto ed è direttamente connessa con l’autostrada SA-RC, ho mostrato alcune case costruite in seguito al terremoto del 1908, continuando con qualche immagine del porto, del corso Garibaldi e del lungomare Falcomatà, zone centrali della città. In seguito qualche altra immagine di zone periferiche molto vicine al mio studio e una della fiumara del Sant’Agata, sulle cui rive si affacciano da un lato la città, dall’altro l’Aeroporto dello Stretto che dovrebbe servire tutta l’area e le città dello Stretto di Messina.
Dal porto è possibile imbarcarsi per Messina e per le Isole Eolie e al suo interno è stata allestita in modo permanente una tenda per il primo soccorso ai migranti. A Piazza Garibaldi, durante gli scavi per la costruzione di un parcheggio, sono stati rinvenuti resti del periodo dell’antica Roma.
Dopo una citazione un po’ sciocca, chiudo con l’immagine di una partenza, emblema del pendolarismo in alcuni casi e dell’emigrazione in altri.
Tutte le immagini sono state scattate con uno smartphone, tranne quelle postate il giovedì, in cui è possibile pubblicare foto d’archivio. Per l’occasione ho deciso di fare un focus sull’Aspromonte con delle immagini scattate con fotocamere Leica.
Trovo che la fotografia di denuncia sia troppo semplice. Cerco di sviluppare uno sguardo “neutro”, per quanto sia possibile. Forse la difficoltà maggiore di questa esperienza è stata quella di non fotografare i cantieri. In più di un’occasione ho evitato di scattare per paura di produrre un racconto falsato.