Cos’è il wedding reportage
Qualche tempo fa mi è capitato di confrontarmi sul tema del reportage con una wedding planner. Lei, stranamente, sosteneva la tesi che le sue coppie ottenessero la resa migliore nei servizi posati. “Se proprio le coppie me lo chiedono dico al mio fotografo di fiducia di scattare così… senza posa…” affermava.
Ecco, il punto è proprio questo. Il reportage richiede una preparazione lunga anni. Non ci si può improvvisare, così come non ci si improvvisa fotografi di moda o di still life. Se un professionista fotografa tutta la vita bottiglie magari sarà il migliore al mondo in quella disciplina ma senza la giusta dedizione non otterrà gli stessi risultati nella foto di paesaggio, nella moda, ecc. Ogni specializzazione fotografica richiede anni di lavoro per ottenere buoni risultati. Io ad esempio non ho mai imparato a fotografare degnamente le bottiglie – probabilmente perché non sono molto attratto da questo tipo di fotografia – ma questo non vuol dire che io possa dedicarmici con superficialità.
Il reportage richiede disciplina, amore, attenzione, capacità di sintesi, velocità operativa. Bresson affermava che “È necessario sentirsi coinvolti in quello che si ritaglia attraverso il mirino (….). Fotografare è riconoscere nello stesso istante e in una frazione di secondo un fatto e l’organizzazione rigorosa delle forme percepite visualmente che esprimono e significano quel fatto. È mettere sulla stessa linea di mira la testa, l’occhio e il cuore. È un modo di vivere…”. Non posso accettare che tanti fotografi stiano spacciando il proprio lavoro per reportage mentre non conoscono neanche il significato di questa parola. Reportage non significa fare foto in maniera casuale ma esattamente il contrario.
Quando scatto cerco di comporre le mie immagini in funzione della narrazione. Anche la post produzione, la selezione finale, la creazione della sequenza o l’impaginazione sono tutte funzionali alla narrazione. In questa foto vediamo lo sposo con i suoi amici e testimoni nelle fasi finali della preparazione. Il punto di vista è chiaramente inusuale ma rappresenta una scelta funzionale alla composizione dello scatto e al racconto di quel momento.
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