Sant’Agata, Venere e l’Africa
Da anni speravo di poter vedere la festa di Sant’Agata a Catania ma ad ogni occasione qualche impegno non mi consentiva di attraversare lo Stretto.
Il 2 febbraio, di ritorno da Siracusa, decido di fermarmi a Catania per cenare e pernottare lì. Inaspettatamente mi ritrovo proprio nel bel mezzo della festa!
Lascio le borse al b&b, faccio un giro a piedi e vengo attratto da un locale dal nome “Venere”, ne rimango affascinato e incuriosito al tempo stesso ma continuo il mio giro. Arrivo a via Plebiscito (non me ne vogliano i vegetariani) e lì mi fermo per cena. Via Plebiscito è piena zeppa di ristoranti e trattorie che cucinano diverse pietanze a base di carne praticamente in strada! Il fumo di tutte le griglie rende l’aria quasi irrespirabile.
Di ritorno, nonostante l’ora tarda, non resisto alla tentazione di farmi offrire da bere da Venere e mi concedo un drink assieme a lei. Una volta dentro il locale vedo sei splendidi senegalesi che giocano coi loro tamburi. L’energia mi travolge.
L’Africa è la grande madre. Origine della vita, origine della musica. La mia anima danza e sono felice. Faccio l’amore con Venere sul suono di djembè e doun doun.