E ancora, ancora, ancora semplicità!
Per ricordarci quanto sia importante la grazia nella fotografia, cioè l’impressione che il lavoro non sia costato sforzo, basta sfogliare una rivista fotografica a gran diffusione. La maggior parte delle immagini non provoca che sconcerto e straniamento: angoli esagerati, obiettivi particolari, tecniche di camera oscura quanto meno eccentriche rivelano il tentativo di sostituire allo sguardo la tecnologia e la sorpresa a ogni costo. Ma i fotografi più importanti non hanno mai fatto affidamento su simili obiettivi; piuttosto, il loro lavoro è spesso riconoscibile per l’economia di mezzi e un rapporto con il soggetto apparentemente normale.
Robert Adams
Per <<significare>> il mondo, occorre essere coinvolti nella scelta di quanto lasciamo fuori dall’inquadratura. È un atto che esige concentrazione, disciplina spirituale, sensibilità, comprensione della geometria.
Solo con una grande economia di mezzi si arriva alla semplicità.
Henri Cartier Bresson
[…] Cartier-Bresson non ha praticamente mai cambiato obiettivo, ha sempre utilizzato un grandangolo, un 35 mm. Questo consentiva una velocità d’azione, che si perde se si deve decidere quale focale adoperare, cambiare obiettivo, mettere a fuoco… mentre per Cartier-Bresson questa possibilità d’interazione immediata era essenziale. Tutte le sue scelte tecniche sono funzionali alla sua sensibilità. Ha ridotto la tecnologia al minimo, scartando, eliminando azioni comuni agli altri fotografi per arrivare a parlare in un determinato modo, a rappresentare in un determinato modo. Il nodo fondamentale è quello di riuscire a razionalizzare e semplificare, per arrivare a costruirvi un repertorio di operazioni che per una serie di ragioni diverse ora vi sembrano complicatissime. Invece si tratta proprio di dimenticarsi di avere a che fare con qualcosa di complicato. Vedete come i grandi fotografi della storia, girando con una macchina, un obiettivo e basta a tracolla hanno fatto un grande lavoro. […]
Come si arriva a questo risultato? Il primo passo è la semplificazione dell’attrezzatura. Questo vi permette di approfondire quello che state facendo. Allora è meglio, all’inizio (e questa è esperienza mia personale), se si ha disponibilità economica e interesse, lavorare sulla fotografia, più che sugli strumenti.
Luigi Ghirri
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