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I fotografi di matrimonio sono troppo cari!


Qualche anno fa durante un servizio del TG5 una giornalista ha consigliato alle giovani coppie di sostituire il servizio fotografico con delle macchine usa e getta da lasciare sui tavoli dei propri invitati. È inutile che io esprima il mio pensiero in merito, tuttavia ci tengo a precisare che non è frutto solo di preconcetti o convinzioni personali, bensì anche di esperienza diretta.

C’è una convinzione diffusa rispetto al fatto che le parcelle dei professionisti attivi nel settore del matrimonio siano sovradimensionate. In tutta onestà mi rendo conto di non poter esprimere verità assolute, tuttavia posso offrire un mio parere e parlare della mia politica di prezzi.
Innanzitutto invito le coppie a capire quello che stanno comprando. Vi faccio un esempio banale. Nel primo periodo della mia attività mi sono affidato ad alcuni laboratori che avevano dei prezzi decisamente concorrenziali. Per capirci meglio il costo degli album era dimezzato rispetto a quello dei miei fornitori attuali. Il problema era che la qualità del prodotto era pessima. Dopo aver restituito per tre volte lo stesso prodotto al laboratorio perché era scollato, stampato male, frutto di un lavoro decisamente approssimativo, ho deciso di non servirmi più da fornitori che non soddisfacessero determinati standard qualitativi. In sostanza preferite spendere poco per l’album o avere un prodotto che dura nel tempo?

Un altro aspetto è relativo al tipo di lavoro che fa il fotografo. Provate a guardare 2, 3 album dello stesso professionista (non parlo dei campionari dei laboratori con foto di altri fotografi naturalmente… fate attenzione). Se le foto e le soluzioni di impaginazione si ripetono spesso, è evidente che lo stesso fotografo impiegherà poco tempo, energie… e ci metterà anche poco amore e passione, diciamoci la verità. Ovviamente a queste condizioni potrà abbassare i prezzi. Siete davvero sicuri di volere un servizio e un album identici a quelli di altre 100 coppie?

Inutile parlare di chi è abusivo, è evidente che un vigile urbano, un impiegato comunale, un ferroviere, ecc abbiano molte meno spese di un professionista con uno studio, i contributi da versare, le tasse da pagare, le licenze dei software, i corsi formazione e chi più ne ha più ne metta. Io però dedico la mia vita alla fotografia, continuo a studiare, a vedere mostre, sfogliare riviste, spendere un patrimonio in libri, confrontarmi con altre persone che come me dedicano 20 ore al giorno alla propria attività professionale che rappresenta per loro anche una passione grandissima. Siete davvero sicuri di voler affidare i vostri ricordi ad una persona che scatta per diletto?

Infine la mia politica di prezzi. Personalmente sono convinto del fatto che la coppia debba avere la libertà di scegliere quanto vuole spendere o cosa comprare (questi due elementi sono uno la conseguenza dell’altro). Mi spiego meglio: piuttosto che proporre un pacchetto chiuso e uguale per tutti, io propongo differenti opzioni per il servizio e per gli album. È chiaro che se mi muovo da solo, con un altro fotografo, con un altro fotografo e un operatore video, con un altro fotografo e due operatori video, non posso avere gli stessi costi. Inoltre, anche ragionando sul lavoro di una sola persona, il prezzo complessivo è la somma di diversi servizi: il servizio fotografico, la selezione, il tempo dedicato agli appuntamenti, la post produzione, i rapporti coi fornitori. So che alcuni fotografi non saranno d’accordo ma dal mio punto di vista è normale che se ad un fotografo viene richiesto solo il servizio, senza video, senza album e senza post produzione il prezzo possa essere la metà o addirittura un terzo del prezzo medio praticato. Poi uno può anche decidere di non accettare questo genere di commesse perché tolgono valore alla figura del fotografo inteso come autore, oppure può decidere di applicare un sovrapprezzo per la consegna degli originali (ricordiamoci che la legge ne riconosce la proprietà ai fotografi che possono cederla in cambio di un compenso), però è innegabile che il prezzo finale praticato sia la somma di tanti servizi oltre che prodotti. La cosa fondamentale è che la politica di prezzi praticata sia trasparente.

E quanto costa la giornata di un professionista? Be’ l’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti Tau Visual ha provato a dare una risposta oggettiva al problema. La tariffa giornaliera la si calcola rispetto a diversi parametri tra cui compaiono la propensione alla selezione della clientela, la capacità tecnica, l’area geografica in cui si è attivi, la tiratura e distribuzione di stampati che contengono le foto del professionista in questione. Banalmente un fotografo che è attivo a livello nazionale e pubblica almeno una volta l’anno su testate importanti, avrà dei costi a giornata più alti rispetto ad un fotografo attivo solo nella propria città, con pubblicazioni meno importanti e così via. Se vi interessa approfondire l’argomento guardate i video in basso.Per concludere direi che occorre avere le idee chiare su quello che si sceglie. Siamo liberi di dedicare un budget di 1000 euro come di 4000 al servizio fotografico del matrimonio. L’importante è avere la coscienza delle differenze tra i vari servizi e prodotti presenti sul mercato.

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