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Lisbona, prime impressioni

Lisbona 2013 @Alessandro Mallamaci
Lisbona 2013 @Alessandro Mallamaci

La città è bella in tutta la sua povertà. Il centro è turistico ma già a Largo Intendente, distante pochi minuti a piedi, la situazione cambia completamente. Ci sono interi palazzi abbandonati e molte attività commerciali chiuse. Sognavo da un decennio il viaggio a Lisbona e quindi nell’ultimo periodo mi stuzzicava l’idea di realizzare un city portrait, dato che mi fermerò qui un paio di settimane in totale. Oggi la considero un’idea pretenziosa. Credo serva molto più tempo per pulire lo sguardo e iniziare a vedere davvero. Serve tempo per stare alla larga da stereotipi e cartoline, sia belle che fascinosamente brutte.

Sarebbe bello iniziare un lavoro nel quartiere in cui alloggio. A parte le prostitute e gli spacciatori, che si incontrano anche al centro della città, il quartiere è piuttosto povero e tutti gli amici italiani che vivono qui sono stati derubati per strada almeno una volta. I locali non sono proprio chic e anche i ristoranti tipici, le “tascas”, sono sporchi e poco curati. Fortunatamente esistono diverse realtà che organizzano eventi culturali e rappresentano delle possibilità di incontro e talvolta anche di riscatto tra le persone socialmente disagiate del quartiere e chi lo vive per brevi periodi.

Credo che lavorare su un quartiere voglia dire conoscere la gente che lo popola, frequentare i bar, vivere le strade.

Qui la gente dice “obrigado” per ringraziare, mi sembra impegnativo.

Lo sguardo di un fotografo deve essere differente da quello di un turista. La differenza la fa l’uomo: è l’esperienza umana, il rapporto con gli altri uomini, a rendere meno superficiale un racconto.

“La fotografia è un piacere fisico e intellettuale”. C’è una gran dose di egocentrismo in tutti i fotografi, anche se guardano l’altro, spesso mettono a fuoco solo loro stessi e il racconto fotografico sembrerebbe essere la dimostrazione del contrario, ma non è così.

A volte penso di non essere portato per il racconto o forse preferisco fare fotografie esclusivamente per me stesso. In fondo non c’è niente di male ad usare le fotografie come appunti o pagine di un diario, lo hanno fatto in tanti.

Il racconto richiede conoscenza e approfondimento, etica e amore.

Non mi sento ancora in grado di raccontare usando le immagini.

Il piacere per l’immagine è cosa ben diversa dalla capacità di raccontare.

Lisbona 2013 @Alessandro Mallamaci
Lisbona 2013 @Alessandro Mallamaci
Lisbona 2013 @Alessandro Mallamaci
Lisbona 2013 @Alessandro Mallamaci
Lisbona 2013 @Alessandro Mallamaci
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Lisbona 2013 @Alessandro Mallamaci
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