Seconda sessione di scatti per il workshop di fotografia del paesaggio “Il mare d’inverno – Un’indagine fotografica sull’area ionica della provincia di Catanzaro”
Si è concluso il secondo appuntamento del workshop di fotografia del paesaggio Il mare d’inverno – Un’indagine fotografica sull’area ionica della provincia di Catanzaro. Gli iscritti hanno continuato per due giorni il lavoro di ricerca in un’area di circa 40 km compresa tra Soverato e Catanzaro Lido. I prossimi appuntamenti saranno il 25 e 26 aprile e il 30 e 31 maggio. L’obiettivo è creare un piccolo documento della situazione attuale nella nostra area di intervento. Non un insieme di belle cartoline ma piuttosto tanti piccoli elementi che costituiranno il nostro modestissimo puzzle. Nessuno può farsi portatore di verità né può affermare di aver svolto un lavoro in maniera completa o esclusiva ma di sicuro un approccio basato sul lavoro e sul ritorno nei luoghi, offre risultati estremamente più interessanti e utili rispetto a qualsiasi immagine esteticamente gradevole.
Mi rendo conto del fatto che in molti siano ancora ossessionati dalla ricerca della bellezza, della buona composizione ma quello si ottiene con un minimo di pratica e -anche grazie a certe tecnologie- è sempre più alla portata di tutti. Mio padre oggi fa un utilizzo dei social network superiore al mio. Ha uno smartphone da 40 megapixel e appena scoprirà Instagram® (l’unico social che non usa ancora) farà foto più belle delle mie! Qualcuno di voi starà pensando che il risultato dipenda dalla bravura del pittore, non dalla qualità del pennello. Certo, è vero, come è vero che le foto pubblicate su Instagram® non sono tutte belle, ma di sicuro incontrano il gusto comune e rispondono ad una necessità di socialità e di condivisione. Il ruolo del fotografo a questo punto non può più essere quello di realizzare belle foto e neanche quello di documentare un evento: uno qualsiasi dei presenti avrà già pubblicato le sue immagini su diversi social network prima ancora che il fotografo abbia iniziato a scaricare i file dalla scheda di memoria al suo computer! Quindi forse bisogna pensare alla fotografia come ad uno strumento utile per andare in profondità, nel tentativo di scalfire la banalità e la velocità della superficie e riappropriarsi di uno sguardo, e di un pensiero aggiungerei, che siano più lenti rispetto a quanto ci hanno abituato i mass media prima e i social network poi.
Sono convinto del fatto che gli iscritti a questo workshop stiano portando avanti un lavoro differente rispetto al modo in cui la quasi totalità dei fotografi si dedica al paesaggio. Le foto scattate stanno componendo una storia che è anche la loro storia personale, quella del paesaggio in cui sono cresciuti e che si trovano di fronte ogni giorno. Sarebbe stato più semplice mettere assieme un gruppo di appassionati ed organizzare un viaggio in una località esotica. Invece la sfida è quella di riuscire a scattare delle buone fotografie in un contesto che potrebbe apparire banale. Proprio per questo motivo un lavoro svolto con questa coscienza presenterà un grado di approfondimento notevole e produrrà un risultato a mio avviso interessante.
L’evento è stato realizzato in collaborazione con Cine Sud e Fujifilm Italia.
Complimenti a tutti i partecipanti a questa seconda sessione: Alessandro Coccimiglio, Domenico Flotta, Daniela Guartieri, Giovanna Iacopino, Emanuela Lavecchia, Stefania Mafrica, Francesco Monterossi, Valentina Procopio, Simona Speciale, Mirella Turrà, Fabio Zangari.
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